Nell’immaginario collettivo, il nome Tusculum rimanda inevitabilmente alla città di epoca romana, all’antiquissimum municipium di ciceroniana memoria. Immerso nella natura rigogliosa del Parco regionale dei Castelli Romani, per secoli le rovine di questo sito archeologico oggi abbandonato hanno attratto eruditi, letterati, viaggiatori del Grand Tour e semplici appassionati di storia e archeologia, che in questo luogo fuori dal tempo ritrovavano le radici di un lontano passato. Gradualmente, in anni recenti, questa immagine affascinante ma parziale di Tusculum ha iniziato a svanire, grazie al progredire delle ricerche condotte nel sito dal 1994 dall’Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma-CSIC, i cui risultati hanno permesso di restituire una storia ben più complessa e articolata dell’insediamento: dalla sua prima fondazione in epoca protostorica, alla monumentalità e potenza in età classica, al rinato splendore nei secoli centrali del medioevo sotto il dominio del potente lignaggio aristocratico dei Conti de Tusculana e, infine, alla sua definitiva distruzione e abbandono nel 1191, causato dall’atavica rivalità con la vicina Roma. La prima monografia dedicata alle fasi di vita post-classiche dell’insediamento risale al 2006 ed apparve in questa stessa collana editoriale (V. Beolchini, Tusculum II. Tuscolo. Una roccaforte dinastica a controllo della Valle Latina. Fonti storiche e dati archeologici). Da allora, le nostre conoscenze sull’abitato medievale si sono notevolmente arricchite, in particolare grazie all’avvio di uno specifico sottoprogetto di ricerca dedicato a “Tusculum medievale: territorio, paesaggio, economia e società”. Questo nuovo volume nasce dunque dall’esigenza di provare a mettere a sistema ed elaborare l’ingente mole di dati oggi a disposizione, con l’obiettivo di fornire un’organica rilettura delle informazioni che consenta di fare luce sulle fasi di vita archeologicamente più labili e, conseguentemente, meno note della città. Per raggiungere tale obiettivo ci si è avvalsi della collaborazione di specialisti provenienti da differenti discipline: all’iniziale inquadramento storico e archeologico seguono approfondimenti che spaziano dall’archeobiologia alle prospezioni geofisiche, dalle ricognizioni topografiche allo studio della materialità architettonica della città, dall’analisi dei reperti ceramici e numismatici all’antropologia e all’archeologia della guerra. Una ricerca corale e interdisciplinare che si propone di mantenere vivo lo spirito di collaborazione e sperimentazione della ricerca che tradizionalmente ha caratterizzato il Progetto Tusculum, nella speranza di contribuire a far riemergere dall’oblio del passato la storia di questa potente città medievale per secoli rimasta invisibile.